SUZUKI S CROSS Ibrido e spazioso è un SUV che consuma pure poco

Volete in SUV ibrido, con molto spazio a bordo e che consumi poco ma le vostre tasche non vi permettono voli pindarici? Una soluzione può essere nuova Suzuki S Cross, un SUV che mette d’accordo tutti coloro che cercano sostanza e non sono attratti dalla moda o da prodotti di chiara fama come Toyota Yaris Cross o Renault Captur. In questo segmento Suzuki si conferma come un marchio attento e rispettoso dei consumi e delle tasche degli automobilisti.

CONSUMI SORPRENDENTI PER MOLE E DIMENSIONI!

Nella nostra prova con S Cross abbiamo infatti percorso in media 18 km con un litro di benzina. Con un motore 1.4 litri, 130 CV e Mild Hybrid 48 Volt è un valore di tutto rispetto. Pur trattandosi di un ibrido leggero, la presenza dell’elettrico si fa sentire in maniera sostanziosa in termini di supporto al motore termico, fungendo da alternatore – che permette di spegnere la macchina praticamente ogni volta che ci si ferma – ma anche da vero e proprio aiuto in accelerazione, lavorando insieme al benzina e dando una spinta di circa 14 CV in più.

LEGGEREZZA IL SEGRETO DI S CROSS

Merito del peso “piuma” di S Cross, una caratteristica di Suzuki, che permette a un SUV di queste dimensioni con un cambio manuale 6 rapporti (c’è anche una versione automatica col CVT ma preferiamo questa tradizionale) di fare percorrenze e numeri di alto livello. Davvero un bel risultato. La controprova arriva pure dall’accelerazione: siamo attorno ai 10 secondi da 0 a 100 e anche questo, considerata la trazione integrale, è un dato di tutto rispetto.

PICCOLA CILINDRATA, GROSSE SODDISFAZIONI

Il piccolo 1.4 turbo col supporto elettrico, riesce a dare quel pepe a una vettura che a prima vista non sembra. La piccola cilindrata non influisce più di tanto nell’accelerazione con le marce alte, serve ricorrere al cambio quando si vuole tirare fuori qualcosa di più con cattiveria e qui il suono sotto al cofano aumenta e diventa bello nitido. Al volante non è certamente una vettura sportiva, è onesta, intuitiva e senza grossi affanni. Non è male anche se lo sterzo non è sempre ben preciso. In fatto di confort siamo ad alti livelli, sulla precisione di guida e inserimento siamo nella media senza eccellere.

CERCHI DA 16 POLLICI OK PER I CONSUMI, 17 PIU’ GUIDABILE

Con un cerchio più grande del 16 pollici (in dotazione di serie) migliora la guidabilità, anche se poi i consumi ne risentirebbero un po’ (e i 18 al litro li abbiamo fatti con questa misura…). In città nessun problema, anche come raggio di sterzata molto buono, in velocità servirebbe un po’ più di progressività.  Frenata buona, col pedale pastoso a un primo impatto ma fa il suo dovere fino in fondo senza mancamenti.

IN ACCELERAZIONE SI SENTE IL MOTORE

In accelerazione, come detto, il 1.4 turbo si fa sentire al pari del fruscio degli specchietti quando si viaggia in autostrada. Sullo sconnesso ammortizza bene anche se il retrotreno appare un po’ rigido e sui dossi la botta la senti, però col 16 pollici di cerchio il vantaggio è che non si sente oltre il dovuto. In manovra non è male, i montanti anteriori non limitano oltre il dovuto la visuale negli incroci, in città e nei parcheggi è molto facile manovrarla con in più il supporto delle telecamere frontali e a 360 gradi che aiutano molto.

GRAFICA TOUCH SCREEN MODERNA MA LENTA

Forse un po’ datato il sistema usato con qualità non proprio moderna. Il pezzo forte comunque resta lo spazio a bordo: ottimo per utenti di altezza superiore alla media, bagagliaio facilmente caricabile e spazioso. In quattro ci si sta comodissimi e con spazio per gambe e spalle. Un bel risultato senza dubbio.  Il bagagliaio, per inciso, è uno dei più capienti della categoria e molte concorrenti sono battute sotto questo aspetto.

SPAZIO OK PER TUTTO, GRANDE SUZUKI!

La tradizione fuoristradistica di Suzuki emerge dalla praticità dell’insieme. Per quanto riguarda la qualità costruttiva, forse qualche plastica sulle portiere e in alcune zone dell’abitacolo un po’ troppo dure, molto sostanziose e poco appariscenti. Assemblaggio buono: niente scricchiolii o rumoretti vari che diano fastidio nella marcia. Gradevoli gli interni e gli abbinamenti proposti, fatti con gusto. Punti dolenti? Qualcuno. Il sistema multimediale, ad esempio, pur offrendo un ampio display con una buona grafica ha i menù un po’ complicati e non di facile accesso. Una sola presa Usb e niente altro da segnalare.

AUTO DI SOSTANZA, PRATICA ED EFFICACE

Oggi la concorrenza si fa anche su questi particolari e S Cross, pur essendo un notevole passo in avanti rispetto al passato, specialmente dal punto di vista estetico (molto gradevole e armoniosa), si può fare di meglio. Ottimo invece il concetto di offrire sistemi di assistenza alla guida e ADAS già nel pacchetto di serie. Cruise Control adattativo, sistema di correzione della corsia con avviso sul volante. L’equipaggiamento di serie è ricchissimo e questo non è da tutti.

PREZZI DA 28.890 EURO MA C’E’ GIA’ TUTTO

Capitolo prezzi: la Suzuki S-Cross parte da 28.890 euro, e il listino è molto chiaro: l’allestimento di partenza si chiama Top+, e sostanzialmente non c’è nulla da aggiungere perché quasi tutto è di serie. Se proprio si vuole avere il massimo, per poco più di 31.000 euro si può passare alla StarView che include anche cambio automatico e tetto in vetro apribile. (rmcmotori.com)

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