Torna a dominare la Jaguar nella tappa brasiliana della Formula E

È stato il neozelandese Mitch Evans su Jaguar TCS Racing a vincere la prima gara mai disputata in Brasile dalla Formula E. Partito terzo dalla griglia di partenza è riuscito a sopravanzare il connazionale (e concittadino di Auckland) Nick Cassidy su Envision Racing in un finale molto combattuto che ha visto protagonista anche la seconda Jaguar TCS Racing, quella dell’inglese Sam Bird. E così dopo mesi di dominio Porsche (piuttosto in ombra in Brasile) alla fine della gara sudamericana sono tre le powertrain Jaguar sul podio.

Evans, Cassidy e Bird hanno tagliato il traguardo vicinissimi, con il terzo classificato a solo mezzo secondo dal primo, a riprova di una gara combattuta fino alla fine, nonostante un inizio un po’ in sordina in cui il campione del mondo in carica Stoffel Vandoorne su DS Penske, partito dalla pole position, sembrava in grado di respingere senza troppi problemi gli attacchi degli avversari, soprattutto quelli di António Félix da Costa su Porsche.

A decidere la gara è stato il soprasso di Evans ai danni di Cassidy, fino ad allora a lungo al comando dopo aver superato Vandoorne. Il pilota della Envision non è riuscito a difendersi dall’attacco di Cassidy ma ha contenuto il ritorno di Bird, nonostante l’inglese avesse un po’ di extra energia in più dopo aver rimontato dal decimo posto in griglia.

Nei quattro giri di prolungamento della gara (dovuti a due ingressi in pista della safety car) Evans è riuscito a contenere un arrembante Cassidy mentre Bird, nonostante l’extra potenza accumulata, non è riuscito a creare veri pericoli ai due avversari che lo precedevano.

Quindi, prima vittoria dell’anno per Evans (settima complessiva in 85 gare disputate) e terzo podio consecutivo per Cassidy, che di vittorie finora ne ha conquistata soltanto una.

Prima di questo avvincente finale, di fronte agli oltre 23 mila spettatori sparsi lungo il veloce circuito di 11 curve di San Paolo, i piloti hanno corso per parecchi giri in un lungo serpentone che ha riservato per qualcuno delle sgradite sorprese. Come, per esempio, alla Maserati di Edoardo Mortara che in seguito a una toccata è scomparso, fin dal primo giro, dalle posizioni di vertice (scattava quarto dalla griglia) relegato così al fondo della classifica senza possibilità di ben figurare. È un peccato che la Maserati (undicesima al traguardo con la seconda vettura pilotata dal tedesco Maximilian Günther) non riesca a esprimere il potenziale che sembra avere.

Fino al primo round di utilizzo dell’attack mode, intorno al quattordicesimo giro, sembrava che Vandoorne avrebbe avuto vita facile nel contenere il ritorno degli avversari ma né lui (senza energia sufficiente) né da Costa (protagonista di un fuoripista senza danni per la vettura) sono stati in grado di mantenere le posizioni, scivolando rispettivamente al sesto e al quarto posto.

Positiva la gara per Jean-Éric Vergne (DS Penske) che ha terminato quinto dopo essere partito nono, e ottima per il leader della classifica mondiale Pascal Wehrlein su Porsche: partito diciottesimo è riuscito a rimontare fino alla settima posizione limitando considerevolmente i danni.

Completano la top ten Jake Hughes e René Rast entrambi su McLaren rispettivamente ottavo e nono, con Sébastien Buemi (Envision Racing) decimo.

Per il primo classificato Mitch Evans la partenza è stata difficile ma “la macchina era veloce e vincere è stato incredibile. È merito del duro lavoro di simulazione, che ci permette di adottare la strategia giusta per ogni gara”.

Nick Cassidy era molto felice per il terzo podio consecutivo conquistato: “Con una gara del genere non si può non essere soddisfatti. Mi sono divertito molto e spero la gara sia stata altrettanto divertente da vedere. Le strategie sono state fondamentali, una tripletta Jaguar fantastica. Era difficile vincere e avrei dovuto fare qualcosa di straordinario per ribaltare la situazione, ma avrei corso il rischio di arrivare terzo”.

Terzo al traguardo, Sam Bird ha dichiarato di essere “felice per la squadra e per me stesso, anche se sono un po’ deluso in quanto sono arrivato in fondo al gruppo con il 2 per cento di energia in più, ma avevo ancora in mente il ritiro India e quindi ho pensato di accontentarmi e di portare a casa i punti”.

Nonostante la pessima prestazione in prova che l’ha costretto a partire dalle retrovie, Wehrlein aggiunge qualche punto alla sua classifica e mantiene il comando nel Campionato del Mondo Piloti con 86 punti. Secondo con 62 punti è Jake Dennis (Avalanche Andretti) che non ha concluso la gara dopo un contatto con Dan Ticktum. A un solo punto da Dennis troviamo Cassidy, mentre a 60 sale Vergne seguito dal portoghese da Costa a 58. Un campionato ancora tutto da decidere, quindi.

Diverso il discorso per quanto riguarda la classifica per team. La Porsche è saldamente al comando con 144 punti, seguita dall’Envision con 103 mentre la Jaguar sale al terzo posto con 83 punti, uno solo in più rispetto alla DS Penske.

La prossima tappa del campionato mondiale di Formula E è prevista per sabato 22 e domenica 23 aprile a Berlino, con la doppia gara dell’E-Prix di Germania: www.fiaformulae.com/en/ways-to-watch per scoprire come vederla.

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