Che finale a San Paolo! Quando la Formula E dà spettacolo

Altro che pisolanti Gran Premi di Formula 1! Nel quarto appuntamento del campionato mondiale di Formula E, l’E-Prix di San Paolo, Sam Bird (McLaren) ha siglato una delle vittorie più entusiasmanti nella storia della categoria, con un sorpasso a fil di muro all’ultimo giro nei confronti dell’ex compagno di squadra Mitch Evans (Jaguar): ha così conquistato la prima vittoria del team nel campionato 2024 (l’ottava assoluta), la prima per lui dopo quella ottenuta a New York nel 2021, la dodicesima complessiva.

Partito dalla sesta posizione in griglia, Bird raggiunge presto la vetta della gara, resta a lungo in testa guidando un gruppo che non ha mai avuto un attimo di respiro. Infatti, per buona parte della gara il distacco tra i primi 10 piloti raramente supera i 3 secondi.

L’ultimo giro della gara verrà ricordato a lungo non solo per il sorpasso di Bird per la vittoria, ma anche per quello (doppio) di Oliver Rowland (Nissan) che all’ultima curva supera Jake Dennis (Andretti) e Pascal Wehrlein (Porsche) in lotta tra loro, conquistando il terzo gradino del podio.

La prima parte di gara, seppur su ritmi veloci, è piuttosto tattica e molti team badano al risparmio energetico, ma due periodi di safety car – di cui uno per il recupero della Jaguar del leader della classifica Nick Cassidy, finito violentemente a muro al 16esimo giro –trasformano la seconda parte dell’EPrix in una vera e propria gara sprint.

Al via Wehrlein parte forte e si porta in testa, con Vandoorne in seconda posizione, mentre Evans scavalca Vergne in terza. Proprio i due piloti al vertice sono i primi a utilizzare, al terzo giro, l’attack mode con l’aumento di potenza delle vetture di 50 kW, perdendo il comando. Ne approfitta proprio Bird che riesce anche a mettere qualche secondo tra sé e gli inseguitori tanto da prendere poi l’attack mode senza perdere la testa della gara, mentre dietro di lui “litigano” tra loro le Porsche di Wehrlein e da Costa.

Dopo sei giri la top ten è composta da Bird, da Costa, Wehrlein, Evans, Vergne, Vandoorne, Cassidy, Mortara, Dennis e Rowland.

Intanto, nelle retrovie, dopo aver subito una prima penalità che l’ha fatto finire al fondo dello schieramento di partenza dopo aver fatto segnare il quarto miglior tempo in prova, Maximilian Guenther (Maserati) ha anche scontato nei primi giri una seconda penalità di dieci secondi ai box: la doppia penalità gli è stata comminata per avere sostituito sulla sua vettura il cambio e l’inverter. L’ingresso della prima safety car per recuperare l’ala anteriore di Nato (Andretti), persa nel tamponamento a Di Grassi (Cupra) nella prima chicane, permette al pilota Maserati di riaccodarsi al gruppo e iniziare la sua entusiasmante rimonta che lo porterà a finire la gara in nona posizione.

Dopo l’uscita di scena della safety car, molti piloti utilizzano l’attack mode e la classifica si rivoluziona con numerosi cambi al vertice: da Costa, Evans, Dennis e lo stesso Bird. Il secondo momento chiave della gara avviene al 16esimo giro quando Nick Cassidy (leader del mondiale e all’inseguimento del quarto podio consecutivo in stagione) perde il controllo della sua Jaguar a causa del distacco dell’ala anteriore – danneggiata in un precedente contatto – finita sotto le ruote anteriori. Senza possibilità di guidare la monoposto, il pilota neozelandese scivola contro il muro alla curva 9. Quando al 20esimo giro la pista torna libera, Bird è primo seguito da Evans, Wehrlein, Dennis, da Costa, Vergne, Rowland, Vandoorne, Guenther e Buemi.

Per il doppio regime di safety car, la gara viene allungata di tre giri e Bird ed Evans sembrano in vantaggio su Dennis che, terzo, pur avendo l’1,5 per cento di energia utilizzabile in più ha un problema di surriscaldamento. E quando a pochi giri dalla fine Evans passa Bird in curva 3, i giochi sembrano fatti.

Ma il pilota della McLaren non ci sta e all’ultimo giro affianca all’esterno della curva 10 il suo compagno dell’anno scorso, resiste al ritorno della Jaguar e si trova all’interno in curva 11, potendo così concludere il sorpasso e vincere.

Si è certamente trattato di uno dei più bei sorpassi di sempre in Formula E, oltre che di uno dei finali più avvincenti. Finale avvincente anche a causa delle temperature elevate dell’Andretti di Dennis che ha provato in tutti i modi a resistere agli attacchi della Porsche di Wehrlein, ma ha dovuto soccombere all’ultima curva perdendo a un soffio dalla bandiera a scacchi il podio e due posizioni.

Antonio Felix da Costa (Porsche) chiude in sesta posizione, seguito dalle due DS di Vergne e Vandoorne (sempre tra i primi ma mai veramente competitivi) e da uno sorprendente Guenther che porta la sua Maserati al nono posto. Completa la top ten lo svizzero Buemi (Envision) a sua volta autore di una gara in rimonta.

Complessivamente, sono stati 212 i sorpassi a dimostrazione di una gara combattuta nonostante le riserve sui consumi.

Lo stop per incidente di Cassidy ha ridotto considerevolmente il suo vantaggio in classifica: ora il pilota della Jaguar guida il mondiale con 57 punti, seguito da Wehrlein a 53 e dall’altro pilota Jaguar, Mitch Evans, a 39 a pari punti con Vergne. Nella classifica a squadre, Jaguar TCS Racing (96 punti) precede TAG Heuer Porsche (61) e DS Penske (57).

Sul risultato ottenuto a San Paolo, Eugenio Franzetti, responsabile di DS Performance ha affermato che il team esce “da questo fine settimana con sentimenti contrastanti. Abbiamo fatto bene nelle prove libere e le nostre prestazioni in qualifica sono state eccellenti. La pole position ci è sfuggita per soli due millesimi di secondo. La gara è stata difficile: abbiamo faticato a tenere il ritmo e alla fine JEV è arrivato settimo e Stoffel ottavo. Questo significa ancora punti utili per il campionato, ma non quanti ne speravamo dopo le qualifiche. Abbiamo ancora molto lavoro da fare e faremo tutto il possibile per migliorare nella prossima gara di Tokyo”.

Prossima gara che si correrà sabato 30 marzo sull’impegnativo circuito cittadino (18 curve, 2582 metri di lunghezza) che circonda il Tokyo International Exhibition Centre: partenza alle 7 ora italiana con diretta su Eurosport e Italia 1 Mediaset.

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