Il samurai Guenther su Maserati conquista l’e-Prix di Tokyo

Fumio Kishida e Yuriko Koike: i loro nomi diranno poco o nulla a chi non è avvezzo ai fatti giapponesi. Si tratta rispettivamente del primo ministro nipponico e del governatore di Tokyo, entrambi presenti alla prima edizione dell’e-Prix che si è corso nella capitale del Giappone. La loro presenza è la dimostrazione che la nazione orientale non solo è appassionata di sport motoristici ma crede nello sviluppo “green” che la Formula E può dare a questo genere di competizioni. Oltre ai due massimi rappresentanti dello Stato, il circuito realizzato nella zona portuale di Tokyo ha visto la presenza dei piloti di Formula 1 Yuki Tsunoda, Emerson Fittipaldi e Takuma Sato, dell’attore statunitense di origine coreana Sung Kang (protagonista del ciclo Fast & Furious, che ha anche pilotato una GEN 3 in pista) e a migliaia di tifosi inneggianti al team di casa, la Nissan, e al suo pilota di punta – l’inglese Oliver Rowland.

Rowland è riuscito a piazzare la sua vettura in pole position e a scattare in testa alla gara, che ha condotto per quasi due terzi della durata, fino a quando – al 24esimo giro – è stato superato in rettilineo dalla Maserati di Maximilian Guenther. Da quel momento non è più riuscito a risuperarlo, nonostante ci abbia tentato fino all’ultimo giro. Rowland ha poi spiegato il sorpasso subìto a causa dell’urto contro un detrito: il suo rallentamento in pieno rettilineo in effetti è sembrato strano.

E così a esultare per la prima volta quest’anno sono proprio Guenther e la sua Maserati, entrambi al loro primo successo stagionale a dimostrazione che la Formula E si conferma un campionato quanto mai combattuto, con cinque diversi vincitori nelle prime cinque gare dell’anno.

Per conquistare la vittoria, Guenther ha dovuto certamente affrontare la determinazione di Rowland e della sua Nissan, ma il tedesco è comunque rimasto per tutta la gara nelle prime posizioni, sfruttando la scia di chi lo precedeva di volta in volta, conservando così l’energia per l’allungo decisivo verso la fine della gara, difendendo con successo la leadership negli ultimi attacchi all’ultimo giro.

E ci è mancato poco che il finale fosse una copia di quanto successo a San Paolo, con un capovolgimento delle posizioni proprio all’ultimo giro. Inoltre, come anche in Brasile, per lunghi tratti della gara tutto il plotone è stato molto vicino, compreso in meno di dieci secondi tra il primo e l’ultimo pilota.

Il campione in carica Jake Dennis su Andretti ha confermato anche a Tokyo la sua capacità di sfruttare tutte le occasioni, anche quando la situazione sembra irrecuperabile, tagliando il traguardo in terza posizione, davanti alla coppia Porsche composta da Antonio Felix da Costa e Pascal Wehrlein: quest’ultimo ora è in testa al campionato mondiale piloti con 63 punti, davanti a Nick Cassidy su Jaguar (61 punti) soltanto ottavo all’arrivo dopo essere partito addirittura 19esimo. Al sesto posto è stato classificato Norman Sato su Andretti, dopo che in un primo tempo era stato retrocesso a fondo classifica. Brutto finale di gara per le due Mahindra, entrambe squalificate per eccesso di energia: peccato perché Edoardo Mortara ha corso per tutta la gara tra le posizioni di testa, chiudendo settimo prima di essere retrocesso.

Dopo la gara di Tokyo la Jaguar mantiene la testa del campionato mondiale a squadre con 100 punti, seguita da Porsche con 83 e Andretti con 70.

Al termine della gara il vincitore Maximilian Guenther ha dichiarato di essere “molto orgoglioso di quanto fatto nella fine settimana: essere tra i primi tre in tutte le sessioni, sempre in testa e poi portare a casa la vittoria è stato fantastico. Penso di avere condotto abbastanza bene la gara, la strategia era buona e ho fatto alcune buone mosse per risalire, quindi ci siamo difesi fino all’ultimo giro. È stata una gara molto combattuta”.

Lo sconfitto Oliver Rowland su Nissan ha invece da recriminare un po’: “Stavo riuscendo a gestire bene l’energia e a tenere Guenther dietro nella prima parte di gara, ma l’obiettivo di risparmio energetico mi ha obbligato a una gestione più attenta della seconda parte. Penso di aver comunque svolto un buon lavoro, sfruttando al massimo la situazione anche se la possibilità di vincere è stata davvero molto vicina”.

Jake Dennis (Andretti) ha spiegato che gli ultimi mesi sono stati impegnativi per lui, con “alcuni cambiamenti all’interno della monoposto che non mi sono piaciuti. In generale abbiamo faticato, alcuni giorni sono stati buoni altri meno e questo fine settimana è stato il primo in cui mi sono sentito veramente in sintonia con la vettura”.

La prossima gara del campionato del mondo di Formula E sarà il doppio appuntamento del Misano e-Prix 2024, il 13 e 14 aprile.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *