La rinascita di Lancia in sette domande a Luca Napolitano e a Jean Pierre Plouè

Come sarà la Lancia di domani?

Cosa pensano di Lancia i due manager che hanno il compito di rilanciarla?

La parola all’Amministratore Delegato, Luca Napolitano, e al Chief Design Officer del Gruppo Stellantis, Jean Pierre Ploue’.

Un manager italiano e un designer francese insieme per la rinascita Lancia.

Sette domande e quattordici risposte. Rrisposte speculari ma mai banali, storie culturali diverse che si incontrano con un obiettivo condiviso.

Un bellissimo esempio di integrazione di culture transalpine.

A ripensarci, per una strana ironia della storia, un designer francese è stato chiamato a ridisegnare le automobili Lancia, così come un designer italiano, Flaminio Bertoni nel 1955 aveva creato la Citroen DS (insieme ad Andre’ Lefebvre).

Corsi e ricorsi storici.

Con le stesse Alpi a fare da spartiacque.

Che il successo di Bertoni vi sia propizio!

Ecco a voi, in filigrana, la Lancia che verrà.

 

1- Un ricordo personale legato a Lancia.

LUCA NAPOLITANO

Ho iniziato in Lancia, era l’anno 2000, ricordo benissimo l’emozione di entrare a Mirafiori. Tanti sono i momenti che ricordo con grande emozione. Ma il momento più importante è sicuramente quando Carlos Tavares mi ha chiamato ad inizio del 2021 per darmi la responsabilità del Marchio. Ricordo benissimo quello che mi chiese, Lancia deve tornare ad essere un marchio credibile e rispettato nel mercato premium in Europa. Abbiamo lavorato e dopo pochi mesi abbiamo ottenuto dal Board l’approvazione di un piano strategico a 10 anni, oggi siamo quasi pronti per il lancio della Nuova Ypsilon ad inizio del 2024 … e poi c’è ancora tanto altro.

Quando torno indietro a quella telefonata … chi ci avrebbe creduto???

JEAN PIERRE PLOUE’

Da bambino impazzivo per le auto, e soprattutto per gli avventurosi prototipi delle case automobilistiche, sono cresciuto con una Carabo e una Stratos Zero in entrambe le tasche dei pantaloni.

Ricordo quando vidi per la prima volta una Lancia Delta percorrere la strada.

E anni dopo, quando l’amministratore delegato di Lancia, Luca, mi ha chiesto di venire in Italia per occuparmi personalmente del design dei futuri modelli Lancia, è stato un sogno che si è avverato.

 

2- Lancia è anche design automobilistico italiano: un vostro punto di vista

LUCA NAPOLITANO

Il design di Lancia ha una caratteristica unica, mette insieme infatti tratti morbidi, eleganti, puliti, con altri geometrici, primitivi, muscolosi.

Da un lato l’elegantissima Flaminia o la splendida B24 spider, dall’altro la Stratos, la 037 o la Delta che hanno dominato i Rally per più di 20 anni.

Un grande passato si, ma noi vogliamo guardare al futuro con grande ambizione, abbiamo appena presentato la nostra visione di design, Lancia Pu+Ra Zero che è un manifesto che ispirerà i nostri modelli futuri.

JEAN PIERRE PLOUE’

Il design italiano è sempre stato caratterizzato dalla cura dei dettagli, e Lancia ne è un perfetto esempio. Nel loro glorioso passato, le vetture Lancia erano ammirate non solo per le loro prestazioni, ma anche per il loro design iconico e senza tempo.

Come avete visto a novembre al Lancia Design Day, il design del futuro veicolo si ispira a elementi iconici Lancia, come i fari rotondi della 037 o il calice anteriore reinterpretato.

Abbiamo preso i codici fondamentali del design del passato e li abbiamo trasformati in un design moderno e, soprattutto, sostenibile che durerà e incanterà per il prossimo secolo.

 

3- Chi porta in viaggio sulla Lancia di domani?  Di personaggi di ieri o di oggi? 

LUCA NAPOLITANO

Porterei tutti quelli che ricordiamo sulle belle Lancia del passato: ho in mente foto bellissime o video in bianco e nero, Vittorio Gassman, Brigitte Bardot, Grace Kelly, Jean Paul Belmondo e Alain

Delon che si sono innamorati delle Lancia.

Per non dimenticare Carla Bruni, Eva Herzigova o Cristiana Capotondi, iconiche protagoniste di campagne pubblicitarie del passato e del presente di Lancia.

JEAN PIERRE PLOUE’

Pininfarina a bordo di una Lancia Flaminia, Bertone su una Stratos e Giorgietto Giugiaro su una Delta. Senza dimenticare Gandini o Fioravanti.

È davvero incredibile, non credete?

 

4- Le 3 Lancia ideali del passato, che rappresentano la Lancia che verrà

LUCA NAPOLITANO

Sicuramente l’Aurelia B24 spider, la vettura che ci riporta al mondo spensierato della Dolce Vita, la vettura di Vittorio Gassman nel film il Sorpasso.

La Lancia Stratos HF è stata la prima auto al mondo a essere progettata appositamente per i Rally con una missione ben precisa: doveva essere imbattibile. E ci è riuscita!

La Lancia Flaminia, con i bellissimi interni, materiali pregiati, cura del dettaglio. In fondo è ancora la vettura del nostro Presidente della Repubblica.

Elegante, radicale, molto accogliente … Tre vetture da cui i nostri designer stanno riprendendo molto.

JEAN PIERRE PLOUE’

L’ Aurelia, con la sua eleganza senza tempo e la purezza dei volumi con un perfetto connubio tra pulizia formale, volumi equilibrati e la calandra “a calice”.

Le Delta, le “bestie” da corsa nate per vincere con il suo loro perfetto equilibrio di forme geometriche primarie, finalizzate al raggiungimento delle migliori prestazioni.

La Stratos, con le luci posteriori rotonde, l’ala aerodinamica e l’eclettica combinazione di colori primari nell’abitacolo che conferiscono all’auto un design futuristico che rimane ancora contemporaneo.

 

5- Proprio pensando alla Stratos, a Darniche e Mahe ad esempio, e al loro successo a Montecarlo …

Cosa rispondere a chi teme che Lancia perda il suo carattere sportivo?

LUCA NAPOLITANO

Avete mai visto cosa succede quando una Stratos corre in qualche competizione o in un rally storico? Quando passa una Stratos tutti battono le mani, tutti strillano, tifano … tutti diventano pazzi.

Carlos Tavares, il CEO di Stellantis ha corso l’anno scorso il Rally storico di Montecarlo con una Lancia Stratos, e ad ogni tappa succedeva il finimondo.  Questa è l’essenza della Lancia Stratos: una vettura da corsa “brutale ed efficiente”, nata per vincere e in grado di rompere gli schemi, perché così diversa dai modelli dell’epoca. Le nuove Lancia si ispirano molto alla Stratos… i fari tondi posteriori per esempio!

JEAN PIERRE PLOUE’

Il nostro obiettivo è mantenere il DNA Lancia, facendo leva su di questo in chiave contemporanea.

Vogliamo essere riconoscibili, come chiunque altro, ma senza perdere l’italianità, l’eleganza e il carattere sportivo che hanno fatto di Lancia un marchio leggendario.

Lancia è da sempre associata alle auto sportive e prestazionali, e il Marchio ha una lunga storia di successi nel Motorsport: nessun altro marchio ha vinto quanto ha fatto Lancia!

Siate certi che non perderemo le caratteristiche sportive che fanno parte della nostra eredità.

E l’avete visto già a novembre con Lancia Pu+Ra Zero: le forme primarie delle auto da Rally, come i gruppi ottici posteriori rotondi, il calice o le caratteristiche aerodinamiche sono tutti elementi che faranno parte dei nostri futuri modelli.

E credetemi sarete soddisfatti del risultato, quando le vedrete !

 

6- Il motore, per come è stato vissuto fino ad oggi, perderà un po’ del suo significato con l’elettrificazione?

È un possibile limite dell’elettrico? O un’opportunità?

LUCA NAPOLITANO

Abbiamo voluto una strategia di elettrificazione molto decisa, dal 2026 lanceremo solo vetture full BEV, e dal 2028 avremo una gamma di sole vetture 100% elettriche.

Siamo convinti che per Lancia sarà una transizione molto naturale. Già oggi non abbiamo più motori pure petrol o pure diesel in gamma. I nostri clienti sono persone che vogliono sempre essere un passo avanti, che vogliono guidare il cambiamento, che vivono con grande senso di responsabilità verso l’ambiente e per le prossime generazioni.

JEAN PIERRE PLOUE’

L’elettrificazione delle auto rappresenta sicuramente un cambiamento significativo nel settore automobilistico.

Dal punto di vista del design, le auto elettriche potrebbero avere un design più fluido, grazie alla disposizione dei componenti elettrici all’interno del veicolo. L’ergonomia sarà cruciale e diverso è il modo in cui dobbiamo concepire il peso, le proporzioni e gli spazi. Questa sarà la sfida per contribuire a creare un mondo più sostenibile per le generazioni future.

 

7- Lo stile e l’eleganza Lancia in cosa si distinguono da DS?

LUCA NAPOLITANO

DS è eleganza si, ma francese, avant-garde, opulenta, tanto, tanto ricca, con i dettagli in evidenza.

Lancia è sinonimo di eleganza italiana, è simbolo delle belle auto italiane. Per noi il design è sempre semplice, pulito, understated. Due aspetti molto diversi di vivere l’auto.

JEAN PIERRE PLOUE’

Quando pensiamo a Lancia, pensiamo subito all’eleganza italiana, all’eclettismo, al “brutalismo”, alla bellezza e all’attenzione ai dettagli.

Lancia è eleganza ma sobria.

DS è eleganza, ma eleganza francese, opulenza.

2 commenti
  1. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    La volontà di eguagliare DS (sempre che ci riusciate) per stile e per eleganza traspare da ogni parola di questo articolo. Questo fa comprendere benissimo come per Lancia stia per partire una operazione di Rebadging di modelli già esistenti in salsa Italica. Purtroppo non è questa la strada per rilanciare un marchio decotto e sventrato da chi lo ha fino ad oggi gestito. Lancia oggi purtroppo è zero ma non sarà una rifinitura Cassina a farla rinascere e tornare alla gloria.

  2. Renato Ronco
    Renato Ronco dice:

    Finalmente sentiamo parlare di Lancia in chiave futura. Era ora! Abbiamo temuto il contrario. E siamo contenti di poterci attendere una nuova vita per Lancia.

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