Le pagelle del GP di Shanghai. Sindrome cinese (per quanto è forte Verstappen), le pagelle dei protagonisti
Max Verstappen – 10
Il pilota olandese vince per la prima volta sul circuito cinese, conquista la quinta pole position consecutiva nel 2024, con quattro vittorie su cinque gare. Per lui è la 58esima vittoria, la 117esima per la Red Bull: un ottimo risultato ottenuto in 13 anni esatti, visto che risale al 2011 proprio in Cina il primo successo in Formula 1 del team, con doppietta Vettel-Webber.
(PS – è inutile parlare della gara di Max, il suo dominio tra prove, gara sprint e gara della domenica è totale)
Lando Norris – 10
Stesso voto dello schiacciasassi olandese, in quanto con un’ottima prova la domenica, (un po’ meno il sabato nella sprint) ha impedito la doppietta Verstappen-Perez. La McLaren è di fatto diventata la seconda forza del campionato, anche che la Red Bull è lontana anni luce, e Norris ha assorbito il colpo dell’arrivo di Piastri, che all’inizio lo aveva messo in difficoltà. Ora però deve vincere, per non diventare il primo dei perdenti, mai salito sul gradino più alto del podio.
Fernando Alonso – 9
Brilla l’Aston Martin di Alonso, autore di una bella partenza e di una lotta per le posizioni di rincalzo ai primi, con una strategia che gli ha permesso di arrivare settimo: di più con l’attuale vettura non è proprio possibile fare (guardate Stroll, soltanto 15esimo).
Sergio Perez – 7
Sì, poteva fare di più, magari non perdersi all’inizio gara e poi cercare di superare Norris, ma ormai il messicano ha messo il cappello (sombrero?) da seconda guida senza ambizioni di vittoria quando in campo c’è Max e preferisce restare a correre in Red Bull piuttosto che in un team minore. Per uno che era già fuori dalla Formula 1 ed è stato ripescato, sta macinando chilometri e punti per il team.
Lewis Hamilton – 7
Nelle ideali (per lui) condizioni di pista bagnata ma non troppo, nella gara sprint brilla come ai bei tempi, arrivando secondo alle spalle di Verstappen. Un errore nelle qualifiche lo relega al fondo dello schieramento ma la domenica corre di nuovo come ai bei tempi (lamentandosi sempre, come faceva quando dominava!) e conquista una posizione a punti. Mercedes fuori registro, c’è poco da aspettarsi nell’anno, a meno che non piova spesso.
George Russell – 7
Bene le qualifiche e benissimo la partenza (un po’ anche grazie a Leclerc) e si batte per tutta la gara, almeno quanto la scarsa velocità di punta della Mercedes gli permette di fare. Sembra proprio che il team tedesco sia ormai rassegnato a navigare anche quest’anno nelle retrovie in attesa di tempi migliori il prossimo campionato, con un compagno nuovo per Russell, che potrebbe essere italiano: si parla infatti di Andrea Kimi Antonelli, componente del Mercedes Junior Team.
Nico Hulkenberg – 6
Si qualifica da par suo, appena vede un passaggio al via si infila, cerca di sfruttare tutte le (poche) opportunità che il mezzo gli offre e alla fine conquista nuovamente punti. Il 37enne tedesco è ormai da tempo il pilota con il maggior numero di Gran Premi senza vittorie e senza podi: 207 le gare disputate con una sola pole position il primo anno (era il 2010) su Williams, eppure l’entusiasmo non gli manca mai, un po’ come agli altri due vecchietti Alonso e Hamilton.
Ferrari e i suoi piloti – 5
Un bel po’ di delusione per tutti, tifosi, piloti e team. Gara sprint che sembra aver definitivamente rovinato i rapporti tra i piloti (vedi quanto ha allargato Leclerc in partenza la domenica per non lasciare spazio al compagno, con il risultato di farsi passare da Russell e Hulkenberg), prove che fanno sperare in un passo gara vincente la domenica e invece… fuori dal podio per la prima volta nell’anno e poca incisività per entrambi i piloti.
Alpine – 4
I piloti ci sono, la monoposto sembrava anche, eppure il team proprio non decolla. Anche in Cina risultato deludente, sia in prova sia in gara con entrambi i piloti al fondo della classifica, senza nessuna possibilità di dimostrare il loro valore. Forse i troppi cambiamenti nel management della squadra non hanno portato i risultati voluti. Tempo ce n’è per migliorare, il campionato è ancora lungo…
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