Pirelli a vele spiegate

Il Gruppo della Bicocca, guidato, nel migliore dei modi, dal vice presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera, ha chiuso il primo trimestre 2022 con un incremento del 22,25 dei ricavi (1,521 miliardi di euro). Inoltre il risultato operativo adjusted si è incrementato del 35,4% (228,5 milioni di euro. Ma non è tutto: l’utile netto ha registrato un aumento del 160,2% (109,8 milioni di euro). Tronchetti Provera ha annunciato che il brand si muove con attenta cautela visto lo scenario internazionale che tende al calo della domanda in particolare per lockdown in Cina e per le tensioni geopolitiche. Pirelli è risultata oggi ben comprata a Piazza Affari in Borsa.

Un brand che ha affrontato lo scenario di rialzo dei prezzi in produzione. Per quanto riguarda la Russia, Pirelli ha reso noto di aver sostituito l’export russo verso i mercati europei con la fornitura di prodotti finiti dalla Turchia e dalla Romania. Con l’arrivo del bel tempo tornano d’attualità i pneumatici estivi Pirelli: si distinguono perchè realizzati con un particolare tipo di mescola e di profilo per garantire una resistenza al rotolamento più bassa, una ideale tenuta di strada ed un minimo spazio di frenata. Gomme disponibili in diversi modelli così da essere montati dalle utilitarie ai Suv, dalle berline alle sportive. I P Zero Rosso offrono il top del comfort e prestazioni sportive (comprendono anche i PZ4, i PZC4, i Corsa System e i Nero GT), il Cinturato (P1 Verde, P7, Cinturato P7, P7 C2 e Cinturato P7 Blue, poi Scorpion, il nuovo Powergy realizzato con materiale eco-friendly per garantire una minore resistenza al rotolamento e così ridurre le emissioni di C02. Per Suv e Crossover ci sono lo Scorpion Verde, lo Scorpion Verde All Season, lo Scorpion Zero All Season, lo Scorpion Zero Asimmetrico, lo Scorpion ATR. Uno più adatto ai Van è il Carrier.

Va ricordato che dal 15 aprile è iniziata la campagna “pneumatici sotto controllo”: a quelli invernali subentrano le gomme estive. Il cambio gomme è importante.  “Ci sono purtroppo mancanza di materie prime con conseguenti rincari dei costi di produzione – ha spiegato Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma – e poi va detto che il 40% del carbon black consumato in Europa, indispensabile per la realizzazione degli pneumatici proveniva da Russia e Bielorussia. Sono indispensabili interventi di sostegno all’industria della gomma”.

Ricordiamo che dal 15 maggio scatterà l’obbligo di montare pneumatici estivi sulle proprie auto. Per non incorrere in sanzioni è fondamentale rispettare le norme del Codice della Strada. La legge prevede dunque l’obbligo delle gomme estive (o in alternativa le
quattro stagioni o chi utilizza gomme con un indice di velocità che sia uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. In quest’ultimo caso gli pneumatici possono essere usati tutto l’anno senza rischi) fino al 15 ottobre, con un mese di deroga sia all’inizio che alla fine delle due finestre, quella estiva e quella invernale. Le multe possono variare da un minimo di 422 euro e possono arrivare a toccare la quota massima di 1.682 euro, più il ritiro della carta di circolazione.

Via al cambio gomme per l’estate, multe salate per i trasgressori – Autologia

Michelin offre la gamma Energy, Pilot, Primacy ed i 4×4 Diamaris, Cross Terrain Suv, Latitude Cross, Sport, Tour. Tecnologia e sicurezza sono le parole chiavi della filosofia del costruttore giapponese Bridgestone. Ampia offerta di gomme estive anche da Goodyear, Bridgestone, Continental, Dunlop (dal 1999 il marchio si è fuso con Goodyear), Firestone, Fulda, Unyroyal, Hankook, Yokohama,

Toyo, Nokian. In Formula 1 Pirelli fornisce le gomme. Va ricordato che le mescole in questo Mondiale saranno del tutto nuove a quanto visto negli ultimi due anni, sia per il cambio delle dimensioni degli pneumatici stessi, sia per i nuovi regolamenti che hanno portato a progettare le nuove monoposto ad effetto suolo. In molti hanno osservato che lo sfruttamento delle gomme è stato negativo per le due Ferrari nel GP Miami: la scuderia del Cavallino aveva abbandonato l’impiego dell’ala posteriore scarica dal punto di vista aerodinamico in modo da vere una resa con le gomme più abbordabile considerando l’elevata abrasività dell’asfalto. Una scelta differente da quella messa in pista dalla Red Bull.

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