UNRAE: tira aria di cambiamento
La tempesta perfetta che ha investito in questi giorni il mondo dell’automobile a causa di un comportamento a dir poco scriteriato proprio da parte dei più insospettabili tedeschi della Volkswagen, è destinata ad allargarsi a tutti i settori, dalla componentistica alla tecnologia, dalla comunicazione alla rappresentatività.
E inevitabilmente ci sarà chi ci guadagnerà e chi ci rimetterà… tantissimo.
Se ne è occupato su L’Espresso.it, anche condiviso su Autologia.net, Maurizio Maggi uno dei giornalisti più preparati e attenti all’evolversi del mondo automotive (https://autologia.net/dieselgate-ecco-chi-guadagnera-dallo-scandalo-volkswagen/)
Lasciando alle parole di Maggi l’analisi sui prossimi comportamenti delle Case per quanto riguarda la comunicazione, vogliamo soffermarci su un altro aspetto: quello della rappresentatività.
Maggi, infatti tira un inatteso sasso nello stagno e fa riferimento alla situazione dell’UNRAE, l’associazione delle case estere in Italia che vale il 70% del mercato. Qui è Presidente già con un secondo mandato Massimo Nordio, AD del Gruppo Volkswagen Italia, che potrebbe dimettersi molto presto, visto quando è capitato alla sua Azienda, ma non certo per i suoi demeriti personali, aggiungiamo noi.
E dato che all’UNRAE vige la consuetudine di alternare alla presidenza il rappresentante di una grande azienda con quello di una piccola, ecco il nome del candidato più accreditato: Maurizio Melzi, capo del marketing di Mitsubishi e Ssangyong, fra l’altro molto attento all’evoluzione delle normative ecologiche nel nostro paese essendo responsabile della mobilità elettrica per Mitsubishi Italia, dove ha saputo accattivarsi le simpatie e la considerazione degli Enti locali.
Beh, se lo schivo e sempre riservato Maurizio Maggi si sbilancia a promuovere una così importante investitura, noi non possiamo che essere d’accordo, anche perché ci ricordiamo molto bene Maurizio Melzi, quando in Alfa Romeo l’AD dell’epoca Antonio Baravalle lo aveva voluto con se, nel periodo migliore del Brand per il lancio della 159 e della 8C; poi come accade spesso nell’Azienda cambiò il vento…
Ora sta facendo un buon lavoro, con i pochi mezzi che ha a disposizione da Koelliker.
Dicendo bene di Maurizio Melzi probabilmente non gli stiamo facendo un favore, perché questo è veramente il momento più difficile per il settore e c’è veramente tanto da fare per recuperare l’immagine dell’automobile e di tutto il suo mondo, ma è proprio per questo che c’è bisogno di forze nuove e motivate.
Oggi ci sono momenti di forte imbarazzo nel mondo dell’automobile ma molti altri ce ne sono stati e sono stati superati, ora meglio ed ora meno bene superati. Le difficoltà del settore auto hanno finito con il temprare una classe dirigenziale molto importante. Le riduzioni del fabbisogno di dirigenti sopravvenute ai vari processi di fusione che un po’ tutte le case hanno dovuto fare, hanno lasciato libere risorse importanti pronte a coprire eventuali posizioni vacanti. Ma da combattere c’è primariamente quel senso di responsabilità che da molti anni la classe dirigenziale politica, sia nazionale che locale ha fatto ricadere sul mondo dell’automobile: temo che per la paura di rappresaglie fiscali o tecniche anche peggiori il comparto auto abbia finito con l’accettare certe colpe senza protestare vivacemente per quanto di improprio le veniva addossato. Ora è il momento di dare inizio con vigore ad un processo di riscossa che non può non essere promosso proprio dalla comunicazione. Coraggio allora! O adesso o mai più.
Quell’imbarazzo che regna in Unrae
Che accadrà ora in Unrae, l’associazione che rappresenta le Case estere in Italia? Alla guida è stato da poco confermato Massimo Nordio, ad del Gruppo Volkswagen Italia, il quale – senza colpe – si è visto cadere addosso l’enorme tegola delle centraline truccate. Lunedì scorso Nordio avrebbe convocato un direttivo sul tema per stabilire, secondo indiscrezioni, quale messaggio l’Unrae avrebbe dovuto inviare per rassicurare i consumatori in generale. Nordio, però, non si è fatto vedere. Imbarazzo? Veti da Wolfsburg? (p.bonora)