Contro Stile: BMW iX M60 Innovazione o voglia di stupire il pubblico ?

Proseguiamo il nostro viaggio, che questa volta per me è molto breve, visto che siamo in casa della BMW a Monaco di Baviera, città dove risiedo abitualmente.

Il Suv elettrico  iX M60 di questo prestigioso brand tedesco rappresenta in modo esplicito la filosofia dei nuovi modelli frontali. Un vero proprio “Manifesto “ incentrato sull’inedita impostazione dei famosi “ Nieren” che da sempre firmano il frontale dei Design BMW.

Non entro nel merito della scelta coraggiosa di ridimensionare la tipica griglia “ Nieren BMW “ (esercizio che ho affrontato in Audi a partire dal 2002 con il “ Single Frame “) e nemmeno della sua validità comunicativa, volta a esaltare l’eccellenza di un prodotto Premium.

Mi pongo, però, un’altra domanda che contrasta con la volontà di innovare.

Perché scegliere la strada del barocco o, se preferite, dell’ “over  Design “ a tutti i costi in tutte le parti che compongono il frontale?

Nieren, prese d’aria, gruppi ottici, griglie e dettagli  sono sparpagliati senza alcuna priorità e un minimo di logica estetica, apportando inevitabilmente nel modellato deformazioni, interpretazioni complicate e inutilmente aggressive.

Il risultato si concretizza in una infinità di linee e angoli a spigolo vivo che mandano definitivamente in “pensione” quell’eleganza sportiva che fu di Klaus Luthe, Ercole Spada e Chris Bangle.

È evidente che questo modello sia il baricentro, insieme alle M3/M4 e alle X7/ i7, del nuovo linguaggio estetico per i nuovi modelli BMW. Una scelta discutibile, che ritroviamo, anche se in modo meno evidente ma assai più grave, ancora sulle fiancate e sui posteriori delle vetture dell’intera nuova gamma.

Nella iX M60 si sono perse le proporzioni e la vettura appare sovradimensionata e sgraziata. Inoltre, l’equilibrio nella architettura generale del veicolo, così come quella leggerezza formale che definisce il concetto di eleganza sembrano essere spariti. Stesso discorso per quei trattamenti classici di BMW di superfici che giocano con la luce e le ombreggiature, in favore di un approdo modaiolo e urlato…a volte anche arrogante.

A questo punto è lecito chiedersi se quello che abbiamo sotto gli occhi sia la risposta del Design BMW mirata solo a stupire il pubblico. E ancora sarebbe interessante capire se si tratta di una scelta condivisa, dettata da un marketing sempre più influente.

La definizione di estetica è dare “senso alla forma“. La domanda sorge, quindi, spontanea : tutto questo è davvero BMW ?

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