co2 ? Mettiamola sotto il tappeto!

Crescono le emissioni di co2 in Europa anzichè scendere. E aumenta la preoccupazione sui cambiamenti climatici che ci aspettano.
C’è chi come il climatologo Robert Vautard è seriamente preoccupato e non sono pochi quelli che prevedono entro la fine del secolo temperature anche di 50°.
La canicola di questi giorni aiuta a sostenere queste visioni, ma bisogna dire che anche nel 2003 ci fu un caldo record. Quindi niente allarmismi, ma non bisogna nemmeno sottovalutare un problema che c’è.
Quando si parla di emissioni, clima e salute la mobilità viene sempre chiamata in causa, ma adesso più che mai è necessario che si faccia chiarezza.
L’aumento delle emissioni di co2 viene calcolato in base ai dati omologativi delle automobili vendute o sulla base del consumo carburante per autotrazione, quindi attenzione che sulla mobilità ci possono essere anche visioni diametralmente opposte: per alcuni sale per altri può anche scendere!
Il punto fondamentale è che tutti questi calcoli vengono fatti a tavolino quindi non corrispondono a una realtà oggettiva.
Capire è importante. Se un costruttore immette sul mercato un’auto a benzina da 100 g/km, poi una diesel da 80 g/km e poi una ibrida plug-in da 30 g/km quindi una elettrica da 0 g/km, le emissioni nella media si abbasseranno parecchio rispetto a quando vendeva solo auto a benzina e gasolio.

Ma il punto fondamentale è che il consumo di energia elettrica delle plug-in e delle elettriche non viene calcolato!!! Inoltre le ibride plug-in nei cicli omologativi sono favorite tant’è che nell’uso i consumi medi dichiarati non si riescono a fare e quindi non si ottengono i benefici che appaiono sulla carta a livello di contenimento emissioni co2!
Tutto ciò porterà a numeri sulla carta diversi da quelli reali. Molti costruttori risparmieranno soldi sulle sanzioni per le emissioni eccessive di co2 con l’introduzione dell’elettrificazione, si sentirà parlare da parte di tutti di forte riduzione delle emissioni co2, ma purtroppo non avverrà nella realtà.

La mobilità impatta sulle emissioni di co2 attorno al 30%, ma nonostante non sia la responsabile N°1 ciò non deve far prendere, come stanno prendendo molti, lucciole per lanterne. A partire dalla commissione europea che chiede tagli delle emissioni del 37.5% entro il 2030, tagli che in realtà servono a gran poco, se prima non si stabilisce cosa conviene veramente. E così, oggi tutti stanno facendo pulizia, ma mettendo la polvere… sotto il tappeto.

4 commenti
  1. carlo sidoli
    carlo sidoli dice:

    cosa vuol dire “il consumo di energia elettrica delle plug in e delle elettriche non viene mai calcolato”? Come se le plug in non fossero elettriche?
    O si voleva dire che non sono calcolate le emissioni di CO2 per produrre energia elettrica?
    In tal caso dipende dalla fonte di energia primaria ed è ben noto che anche solo se si trattasse di energia termoelettrica ci sarebbero emissioni inferiori a quelle dei motori a scoppio; se poi consideriamo che utilizziamo l’idroelettrico, il nucleare (comprato dall’estero), l’eolico, eccetera, vediamo la convenienza ecologica della trazione elettrica.

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