Mercato dell’auto Italia: la domanda delle aziende sostiene lo sviluppo delle immatricolazioni  (+12,9%)

Ottimo giugno per il mercato dell’auto che torna a crescere a due cifre. Con 187.642 immatricolazioni si registra infatti un incremento del 12,9%, mentre il consuntivo del primo semestre chiude a quota 1.136.331 (+8,9%). Questi risultati sono coerenti con la previsione avanzata dal Centro Studi Promotor di un volume di immatricolazioni dell’intero 2017 intorno a 2.000.000 di unità. Si tratta di un livello ancora lontano dai massimi ante-crisi, ma comunque di tutto rispetto in quanto segna il raggiungimento di una soglia, anche psicologica, importante nel percorso del mercato italiano dell’auto per ritornare alla normalità.

Particolarmente dinamico in giugno è stato il comparto delle aziende e del noleggio in quanto, da un lato, beneficia ancora del superammortamento e, dall’altro, l’entrata nel vivo della stagione turistica ha determinato un ulteriore incremento del parco destinato al noleggio a breve termine”. La domanda delle aziende è positivamente influenzata anche dal clima di fiducia degli operatori economici che in giugno è in crescita. D’altra parte, nel mese scorso, anche il clima di fiducia dei consumatori è in crescita. Come è noto, la ripresa dell’economia in atto, sia pure debolmente, fin dal 2014, sembra accelerare nel 2017. L’Istat ha infatti modificato al rialzo la stima per la crescita del Pil nel primo trimestre e i principali centri studi internazionali accreditano all’economia italiana un tasso di crescita su base annua dell’1,2/1,3%.

Il miglioramento del nostro quadro congiunturale facilita il processo di smaltimento del forte contingente di domanda di sostituzione accumulata durante la grande crisi che ci siamo lasciati alle spalle, in quanto induce gli italiani ad attingere ai propri risparmi ed anche ad indebitarsi per acquistare nuove auto. D’altra parte va segnalato che, secondo gli ultimi dati disponibili, il parco circolante italiano continua a crescere nonostante la presenza ormai da tempo sul mercato di nuovi formidabili concorrenti all’automobile come l’alta velocità ferroviaria e i voli low cost. Queste soluzioni ampiamente utilizzate non stanno determinando la rinuncia alla proprietà dell’auto, ma soltanto una diminuzione delle percorrenze, come emerge anche dal calo dei consumi di carburanti auto”.

Dall’inchiesta congiunturale di giugno del Centro Studi Promotor emerge tuttavia un modesto calo del clima di fiducia degli operatori dovuto soprattutto al fatto che il beneficio dell’attuale situazione del mercato auto per i bilanci delle loro aziende è meno rilevante di quanto le statistiche sulle immatricolazioni indurrebbero a ritenere. Questa situazione deriva dal forte ricorso alla prassi dei “chilometri zero” che è però diffusa ampiamente anche all’estero e che è ormai diventata una componente strutturale del mercato.
(ndr. nella foto la Fiat Panda, l’auto più venduta in Italia)

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