Il ritorno della Delta Integrale non è solo un sogno

Fra i vari marchi del gruppo FCA quello meno “amato” da Sergio Marchionne è senza dubbio la Lancia, un po’ per la minore notorietà e diffusione all’estero di questo marchio e soprattutto per gli scarsi risultati ottenuti dai modelli presentati negli ultimi anni. In realtà se oggi solo la “piccola” Ypsilon figura in listino col marchio Lancia è perché non si è creduto veramente nel suo rilancio: non si può infatti pensare che un marchio comunque prestigioso messo su modelli del Gruppo “già visti”, come è stato per le ultime Thema e Voyager, sia sufficiente per tornare ai risultati commerciali di trent’anni fa. In realtà negli ultimi dieci anni l’unico modello veramente inedito, oltre alla Ypsilon, è stata la Delta, che a dire il vero non ha mai conquistato il pubblico, un po’ per la mancanza di fascino e soprattutto di equilibrio stilistico, a causa del passo inutilmente allungato e di quella calandra che ha rappresentato l’unico vero richiamo con la tradizione Lancia, che però i designer non sono riusciti ad amalgamare a dovere con gli altri elementi stilistici della vettura, proprio come era successo in precedenza con la Thesis.
Si è così arrivati alla decisione di non investire più sul marchio Lancia, puntando le non illimitate risorse finanziarie del Gruppo sul rilancio dell’Alfa Romeo, per la quale peraltro sono stati rinviati più volte i progetti e gli investimenti.
Oggi però si riaffaccia un’ipotesi capace di far sognare tutti i “lancisti”, una famiglia nonostante tutto, non ancora in via di estinzione.
Il mensile “Auto”, nel numero in edicola, ha infatti anticipato quello che potrebbe essere il ritorno più atteso da tutti gli appassionati del marchio Lancia: la nuova generazione della Delta Integrale, realizzata in una serie limitata di alcune centinaia di esemplari, basata sulla meccanica adeguatamente rivista della Giulia Quadrifoglio. Per ora, a quanto risulta, si tratta solo di un’ipotesi, nata sulla base delle esigenze produttive dello stabilimento Maserati di Modena, dove vengono costruite anche le Alfa 4C, che al momento del fermo delle linee di montaggio delle GranTurismo e GranCabrio si troverà a rischio di chiusura o perlomeno di drastico ridimensionamento del reparto produzione.
I sindacati hanno così chiesto l’introduzione di una nuova linea produttiva: a Torino è stata quindi studiata una serie di ipotesi, fra cui appunto la riedizione della Delta Integrale, dotata della meccanica a quattro ruote motrici derivata dalla Giulia Quadrifoglio, ma con il passo ridotto, il motore 4 o 6 cilindri biturbo da almeno 350 cv e la carrozzeria due volumi con le linee riprese dalla mitica Delta HF e Integrale, 6 volte campione del mondo. Il designer della rivista “Auto”, Lorenzo Preti, ha riassunto in modo perfetto quelle che potrebbero essere le caratteristiche stilistiche della vettura, che avrebbe tutti i numeri per diventare vincente, perlomeno fra gli appassionati di auto sportive.
Difficile dire se questo programma avrà un futuro, e comunque in tempi non brevi, certo è che il marchio Lancia e la Delta hanno grandi possibilità di rilancio, ma forse bisognerà attendere tempi e uomini nuovi, fino forse all’alleanza con un altro Gruppo in grado di incrementare gli investimenti sui nuovi progetti.

4 commenti
  1. Pierzollo
    Pierzollo dice:

    Avrei una cosa da dire a riguardo della Delta terza serie: non metto in dubbio che a livello stilistico era particolare (ma per quanto mi riguarda sempre attuale. Passati 8 anni dal suo debutto penso sia ancora attualissima) ma il suo passo “allungato” ha fatto scuola, tant’è che le ultime generazioni di segmento C si sono allungate ancora rispetto a quelle che sono andate a sostituire. Certo, la Delta rimane comunque la più lunga. Penso che la strategia aziendale della Fiat di quel periodo consistesse nel offrire una media spaziosa e per la famiglia (ricordiamoci che della Bravo una versione SW non esisteva).
    E comunque per quest’auto, simbolo di quello che doveva essere il “rilancio” (il nome glorioso non fu scelto a caso), mi aspettato molto anch’io, sinceramente. Il concept del 2006 mi era piaciuto, ma a livello di interni la versione finale mi deluse molto. In più dovevano gestirla meglio a livello di marketing. Lancia ai tempi era rimasta fuori dal segmento per ben 8 anni.

    Un rilancio del marchio io lo auspico tantissimo. Riguardo alla Lancia avevo fatto un blog, ci dedicavo ore della mia giornata e ne studiavo la storia. La passione è rimasta, ma riguardo al futuro non vedo possibilità di un ritorno, tenendo conto delle priorità del gruppo (Alfa, Maserati, linea 500 e Jeep).

  2. Renato Ronco
    renato ronco dice:

    Magari! Ma non illudiamoci. E comunque non basterebbe un’iniziativa spot come questa per rilanciare un marchio che meriterebbe ben più attenzione e che resta nel cuore di molti automobilisti.

  3. Mister X
    Mister X dice:

    continua ad esser un sogno. Lancia non rientra nei piani di Marchionne, ma anche lui prima o poi lascera’ ( piu’ prima che poi) e allora chissa’ magari arrivera’ qualcuno con gusti meno dozzinali

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