Grenadier, nato per necessità

Un pub, una conversazione tra amici e una scommessa. È nato così un grosso sasso nello stagno nel mondo dei fuoristrada “duri e puri”, la cui schiera si sta sempre più assottigliando perché tanti sono “migrati” verso il mondo dei SUV. Il Grenadier, protagonista di questa bella avventura, che sembra nata dai tempi “eroici” dei grandi progettisti di vetture come Sir Alec Issigonis (il “papà” della Mini, che concepì la celebre vettura – guarda caso – disegnandone i tratti e la tecnica sul tovagliolo di un bar) è Jim Ratcliffe, proprietario della INEOS. Quest’ultima, giusto per capire la solida “galassia” di provenienza del veicolo di cui parliamo, è un grandissimo gruppo industriale britannico leader nei settori petrolchimico, chimico e petroliferi (tanto per intenderci: si parla di 61 miliardi di fatturato e margine operativo lordo di 1 miliardo di dollari).

Ratcliffe è appassionato di vetture e avventura e ama le sfide: è anche sponsor di una delle più grandi squadre di ciclismo e del team inglese della Coppa America.

Nel 2017 questo visionario ma pratico imprenditore inglese vede l’opportunità di colmare un vuoto nell’attuale industria automobilistica: quella di costruire un fuoristrada 4×4 essenziale e robusto, ma declinato in chiave attuale. Nasce così, esattamente con la stessa “freschezza” con la quale Elon Musk ha creato Tesla, una nuova Casa automobilistica: la INEOS Automotive Limited.

Lo stabilimento dell’azienda è ad Hambach (in Francia, a pochissima distanza dalla Germania) ed è una struttura all’avanguardia che si sviluppa su 210.000 m². Dispone di una manodopera di grande esperienza composta da 1.000 persone e ha una comprovata storia di eccellenza produttiva (è anche il sito produttivo della Smart e produce anche per Mercedes una parte dell’EQV). La sua posizione all’interno del “distretto” automobilistico franco-tedesco garantisce un accesso ottimale a filiere, talenti del settore e mercati di vendita. Dall’acquisizione di Hambach da Mercedes-Benz nel gennaio 2021 INEOS ha investito oltre 50 milioni di Euro in aggiunta ai 470 milioni investiti nel 2019. La linea del Grenadier include un nuovo reparto verniciatura semiautomatizzato, un nuovo reparto carrozzeria totalmente automatizzato e un nuovo centro di controllo qualità: in pratica i settori chiave sono stati totalmente rinnovati. Una premessa necessaria che serve a far capire come il Grenadier abbia nobili natali. Ma com’è stato possibile realizzarlo? Inutile dire che si è proceduto con molto scrupolo, montando sul robusto telaio a longheroni le migliori componenti del mercato.

Per esempio la scelta dei propulsori: il veicolo è disponibile con due propulsori BMW sei cilindri in linea da 3 litri, sempre presenti nelle top ten dei migliori motori dal 2016. Sono stati adottati da numerosi modelli, dalle auto sportive ai SUV. Il sofisticato motore turbo benzina eroga 286 CV (210 kW) di potenza e 450 Nm di coppia, mentre il propulsore twin-turbo diesel genera 249 CV (183 kW) di potenza e ben 550 Nm di coppia per una forza di trazione ancora più robusta.

I propulsori del Grenadier sono abbinati a un cambio automatico a otto rapporti prodotto dal leader del settore ZF. Anche in questo caso sono state utilizzate componenti collaudatissime (introdotte nel 2008 e sempre migliorate).

Oltre al differenziale bloccabile centrale nel riduttore, sono disponibili come optional due differenziali bloccabili anteriori e posteriori ad azionamento elettronico con innesto interamente meccanico. Possono essere attivati in modo indipendente dal pannello di controllo nel padiglione e si disattivano automaticamente a 75 km/h al fine di proteggere la trasmissione. Realizzati da Eaton Industries, i differenziali bloccabili anteriore e posteriore sono di serie sulla versione Trialmaster Edition e disponibili come optional per tutte le altre.

Da segnalare anche la componentistica italiana: i freni sono Brembo, gli assali rigidi della Carraro (azienda che da 50 anni produce questi componenti per i trattori John Deere e Claas), la torinese Frap (tiranti sterzo e puntoni assali) e la milanese Cofle (sistemi inserimento e disinserimento delle marce ridotte e blocco/sblocco differenziale).

Gli appassionati di fuoristrada potranno usufruire di grandi capacità nell’affrontare le asperità:

le ruote agli angoli estremi della carrozzeria assicurano sbalzi ridotti davanti e dietro, il telaio a longheroni offre un’eccellente altezza dal suolo e la presa d’aria tipo snorkel è perfetta per guadare fiumi e corsi d’acqua. Ecco quindi i dati essenziali: altezza dal suolo 264 mm; profondità di guado 800 mm; angolo di attacco 35,5˚; angolo di dosso: 28,2˚; angolo di uscita 36,1˚. Numeri di rilievo, che permettono al Grenadier di essere a suo agio si sua strada sia in fuoristrada. Questo grazie allo schema delle sospensioni, in cui molle progressive, barre antirollio e l’assetto ben studiato creano un insieme per offrire una maneggevolezza dinamica e una guida confortevole indipendentemente dal carico. Le molle elicoidali del Grenadier sono realizzate dagli specialisti delle sospensioni Eibach e offrono una flessibilità superiore con un’articolazione dell’assale anteriore di 9° e di 12° al retrotreno. L’escursione che garantiscono è 600 mm, ideale per mantenere l’aderenza e agevolare la guida su fondi estremamente sconnessi e irregolari.

Tanta cura anche negli interni, che hanno permesso di avere un abitacolo essenziale ma elevato agli standard moderni grazie all’ottima sinergia comandi e strumentazione analogica e digitale, con una preferenza, dove possibile, per la prima opzione.

I pulsanti sono di grandi dimensioni, ben distanziati e con indicazioni d’uso chiare e si possono utilizzare anche indossando i guanti. I comandi centrali possono essere azionati facilmente e in totale sicurezza da guidatore e passeggero anteriore. Il pannello di controllo nel padiglione (tipo strumentazione posta degli aerei) ospita i comandi dedicati al fuoristrada, mentre le protezioni sui comandi principali ne impediscono l’azionamento involontario. Tutte le informazioni sono visualizzate su un unico schermo per garantire la massima visibilità. I prototipi del veicolo sono stati collaudato percorrendo 1,8 milioni di chilometri di collaudo e sviluppo. Garanzia? In Europa è di cinque anni/chilometraggio illimitato (3 anni sulla verniciatura e 12 sulla corrosione passante sul telaio e sulla carrozzeria).

Il configuratore online è raggiungibile all’indirizzo ineosgrenadier.com e guiderà i clienti nella creazione del loro Grenadier dei sogni, passo dopo passo. E’ ordinabile è in tre configurazioni: Utility Wagon (a due e cinque posti) e Station Wagon cinque posti. La prima è omologata come veicolo commerciale, con la versione a due posti che può caricare un europallet Standard (1200 x 800 mm). La seconda versione ha invece privilegiato il comfort dei passeggeri, con le versioni ispirate a due iconiche giacche della Belstaff (altro “gioiello” della galassia INEOS): la Trialmaster Edition e la Grenadier Fieldmaster Edition

Consigliata una visita al sito anche perché sono veramente tantissime le opzioni possibili. Per riservare uno slot di produzione è previsto il versamento di un acconto di 2.500 Euro, rimborsabile fino alla firma del contratto d’acquisto. Il prezzo della versione base è fissato in 69.290 euro.

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