Highway 61, musica, guerre, miti in Maserati (prima parte)

A Duluth, Minnesota (Usa), nel 2010 iniziò un viaggio particolare che sarebbe terminato a New Orleans.
Luca Dal Monte, allora dirigente della Maserati, mi aveva proposto di “inventare” una performance negli Stati Uniti alla guida della Granturismo 4.7 V8 Sport, 460 cv. La mia proposta fu quella di raccontare la storia nella musica americana (ma non solo), partendo proprio da Duluth, città al confine tra Usa e Canada, dove era nato Bob Dylan per poi proseguire a sud, con l’inevitabile passaggio a Memphis (Elvis Presley) e infine arrivare a New Orleans, patria del Dizzy jazz. Musica ma anche storia americana, perché sarei passato nelle lande della Guerra di secessione, tra nordisti e sudisti, e quindi nel razzismo a lungo dominante negli Stati del sud.61
La proposta piacque a Dal Monte, e iniziò la mia avventura, “scortato” dal fotografo Renato Zacchia e da un suo collega driver per curare la parte iconografica (foto e video). La prima difficoltà, confesso, fu quella di ricalibrare con attenzione la pressione del piede sull’acceleratore, perché la polizia americana è molto severa, e l’eccesso di velocità non si risolve con una multa ma può comportare il sequestro dell’auto. E, ovviamente, se la Maserati e una vecchia Buick viaggiano a 80 miglia all’ora, la contravvenzione va comunque alla Maserati (che viene fermata, e i policemen si divertono a salirci sopra, guardare il vano motore, osservare le gomme). Via quindi, con le dovute attenzioni, lungo la US Route 61, attraversando Wisconsin, Iowa, Missouri, Arkansas, Tennessee e infine Louisiana.  Scendendo a sud, la 61 si avvicina a quello che fu l’epicentro della guerra tra i grigi confederati e i blu unionisti, e ci sono ancora delle aree –trasformate in parchi- dove si possono vedere le postazioni dei cannoni delle due parti. E ad ogni sosta, soprattutto per fare rifornimento, la Maserati viene circondata da parecchi automobilisti, che la fotografano, chiedono informazioni, e ripetono “Oh, God!” ogni volta che alle domande rispondo “I’m going to New Orleans”.LDM

Curioso l’attraversamento della città di Fennimore, nel Wisconsin, perché l’highway 18, un’autostrada a quattro corsie, passa proprio in mezzo alla città, e lo stesso avviene a Readstown, e poco dopo a Dubuque e successivamente a Davenport, nello Iowa, e più avanti ancora a Cape Giradeau, nel Missouri. La mia memoria va immediatamente alle tangenziali che circondano Milano, ma qui le highways passano in mezzo ai quartieri. Dell’Arkansas si passa rapidamente al Tennessee, arrivando a Memphis, la “patria” di Elvis Presley, dunque di quella che è stata, indiscutibilmente, una star del rock’nd roll americano.
All’uscita da Memphis (città incasinata, in qualche modo anonima nel suo traffico e nel design di case e grattacieli) stop per fare benzina, e due ragazze implorano di fare un giro su questa vettura per loro sconosciuta, e mai vista, supportate da una decina di americani che ripetevano “go”.Menphis Va bene, le ho fatte sedere sui sedili posteriori, e poi via sulla highway. Bastava un’accelerata ed erano gridolini di gioia, così al Protti gli è preso di fare il pirla e su un tratto autostradale di un paio di km ha accelerato tirando le marce quasi al limite. Poi una derapata con inversione di marcia e rientro al distributore. Da dietro non giungeva alcun suono. Zacchia rideva come un matto. Ma ha smesso subito quando si sono fermate due auto del Police Department. Dalla prima è sceso un marcantonio di quasi due metri, ha chiesto gentilmente se poteva sedersi al posto guida, dentro ha osservato tutto e poi, sempre gentilmente, ha chiesto se poteva mettere in moto. “Of course!”. Lo ha fatto, ha dato qualche colpo di acceleratore, dicendo “That’s music, man!”. Poi ha spento il motore, è sceso e ha detto: “You are a lucky man, today I’m not here”, si è voltato e ha aggiunto, sorridendo: “I don’t want to hear you music, now. Ok?”.61_gui
Il viaggio continua nelle terre che hanno visto la guerra civile tra gli Stati del nord e i confederati del Sud, una guerra durata sei anni, con la resa del generale Lee il 9 aprile 1865, dopo la sconfitta nella battaglia di Gettysburg, la più sanguinosa.

Alla prossima puntata…

1 commento
  1. Gianmarco Barzan
    Gianmarco Barzan dice:

    Molto bello e interessante. Mi piacerebbe leggere anche del suo viaggio da Dawson City a San Francisco, con la Maserati Quattroporte GTS del 2013. Deve essere stato fantastico anche quello. Grazie.

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