GUERRA AL DIESEL Un modo per far pagare più tasse alla gente

Un test della Bosch per motori diesel puliti di ultima generazione

Blocchi del traffico, divieti sempre più estesi. Proclami contro il diesel come se fosse la causa di tutti i mali. Città che prima li boicottano, vedi Parigi, salvo poi ricredersi e fare mezza marcia indietro. Poi tutta questa guerra ai motori a gasolio presenta il primo conto. Parziale ma allarmante. I dati diffusi sulla circolazione dicono che negli ultimi mesi sono diminuite le quote di vetture diesel a vantaggio di benzina e ibride  (http://www.ansa.it/canale_motori/notizie/attualita/2019/02/27/auto-in-rialzo-a-gennaio-emissioni-co2-da-benzina-e-gasolio_b2fb05f8-420a-45aa-ba34-030d4ac204dc.html) ma nel contempo sono aumentate le emissioni di Co2 ed inquinanti. Ma come, si combatte il diesel perché causa di tutti i mali e poi si scopre che con il parco auto a benzina le cose vanno peggio?

Una nota del CNR dice che il diesel, tutto sommato, non è poi così “cattivo” come sembra. Intervenendo in una conferenza di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha spezzato una lancia a favore dei motori a gasolio di ultima generazione: nel suo rapporto il CNR sottolinea come, in tema di impatto ambientale, il dato da tenere d’occhio oggi e in futuro sia quello relativo alle emissioni di anidride carbonica. Ed i ti-di Euro 6, specie nell’ottica delle nuove omologazioni, sono capaci di emettere quantità di CO2 molto contenute, inferiore a quella degli omologhi a benzina.

La tabella mostra che grazie ai motori Diesel in Italia abbiamo inquinato meno rispetto al resto d’Europa

emissioni-CO2-08-17

Tutto questo, naturalmente, vale per i turbodiesel più nuovi e non per quelli più vetusti. Inoltre i nuovi propulsori a gasolio sono in grado, secondo il CNR, di gestire gli ossidi di azoto (anche indicati col nome di “NOx”) in maniera più virtuosa, contenendone le emissioni entro i limiti imposti dalla legge. Senza contare che gli ultimi sviluppi tecnici promettono di limitare ulteriormente le emissioni di NOx fino a 10-15 mg/km. Mentre il livello degli incombusti gassosi (HC e CO) prodotti da un diesel Euro 6 sarebbe irrilevanti rispetto ad altre motorizzazioni. Quindi, ricapitolando, allo stato attuale i diesel sono i motori termici più efficienti in circolazione, quelli che inquinano meno e che consentono maggiori percorrenze.

VIETANO I DIESEL PER FARCI PAGARE PIU’ TASSE

E qui scatta l’arcano. Possono obbligarti a inquinare di più? Ovvero dirti che devi spendere di più? Certo che no. Possono vietarti di spendere meno in carburanti? No di certo. Possono vietarti di risparmiare sulle spese di circolazione? Ma chiaro che no. E allora quale è l’unico punto per cui possono vietarti e obbligarti a spendere più soldi, farti consumare di più e a contribuire alle spese dello stato? Dicendoti che inquini, che il tuo veicolo causa morti e che va vietato per la salute dei tuoi figli. Adesso ditemi chi, al mondo, non ha a cuore la salute dei propri cari. Uno Stato etico, che ti impone un ragionamento unico, vieta la libertà di espressione e circolazione, ti obbliga a comportamenti univoci, ha vita facile nell’importi regole (magari sbagliate) a tutto vantaggio della collettività.

Almeno in teoria. Poi vai ad analizzare nel dettaglio e scopri che i morti da inquinamento presunto non sono poi tali e che qualcuno ci gioca coi numeri.

LEGGI QUI INCHIESTAhttps://www.rmcmotori.com/single-post/2017/04/11/Morire-per-inquinamento-da-polveri-sottili-fasulli-i-dati-dell%E2%80%99Agenzia-Europea-per-l%E2%80%99Ambiente?fbclid=IwAR1ShvqQaPNnLkAmjnluAiDmFcWgQwpz_Bcg9gQZsmf7ar3JJcJwgkAyORA

Infatti, a voler dare retta a certe grida di allarme, e a voler prendere per buone certe statistiche, chi scrive dovrebbe essere morto almeno 5 o 6 anni prima di essere nato. Chiaro che non è così, però fa trendy, l’allarme delle mamme che curano i pargoli portandoli a scuola col SUV in seconda fila fa sì che questa credenza venga diffusa e ampliata. E allora torniamo al succo della questione. I diesel inquinano meno dei motori benzina. Questi, poi, di ultima generazione adottano il filtro antiparticolato, perché anche i motori a benzina emettono polveri, ma non lo si dice.

MOTORI BENZINA, QUELLI INIEZIONE DIRETTA EMETTONO PIU’ POLVERI DEL DIESEL

Anzi, mentre nei diesel il particolato viene abbattuto al 100 per 100, nei motori benzina iniezione diretta si arriva al 75 per cento. Quindi, per quanto più efficienti, i propulsori a benzina iniezione diretta ultima generazione non sono ancora al livello dei diesel come rendimento, inquinamento e consumi. Però si guardano bene, i politici ,dal dirlo perché o sono ignoranti o non potrebbero portare avanti la loro battaglia. Se parliamo di ibridi, la loro efficienza è valida solo nel traffico cittadino, ovvero quando riparti da fermo e non usi il motore a benzina perché è in quella fase che emetti più inquinanti. Se le strade e i semafori fossero pensati in maniera intelligente, ci sarebbe gi un 30-40 per cento in meno di emissioni dannose. Ma se guardiamo Milano, tanto per fare un esempio, negli ultimi 5 anni sono diminuiti i veicoli in circolazione del 15 per cento, ovvero oltre 60 mila auto in meno. Però il traffico è peggiorato. Perché un assessore, incapace e forse in malafede, ha fatto sì di complicare le cose con una viabilità e una gestione dei semafori che crea problemi invece di risolverli. Ergo, se c’è traffico si inquina e se si inquina io ti blocco. Solo che a creare il problema è il politico, non la gente che è costretta a muoversi. Non parliamo di elettrico, che per costi, infrastrutture e gestione dei veicoli, al momento oltre a non essere competitivo, non elimina parte del problema. Ovvero, freni, gomme e passaggio sull’asfalto, creano le stesse percentuali di particolato e polveri di un motore termico.

DALLE TASSE SUL DIESEL ALMENO 6 MILIARDI DI EURO IN PIU’

E allora uno si chiede ma perché tutto questo accanimento? Semplice: per aumentare gli incassi dello Stato. Si parla di un aumento delle accise sul gasolio. Se pensate al politico che in campagna elettorale voleva eliminarle, vi verrà da ridere perché ora si parla di aumentarle. E questo perché se si portasse quelle del gasolio al livello della benzina e fatti salvi gli attuali consumi, il gettito sarebbe di 3.5 miliardi di euro (a fronte di 58 miliardi incassati nel 2018- fonte Centro Studi Promotor) mentre un piccolo aumento sulla benzina, porterebbe il tutto a 6 miliardi di euro. Questa è la prima fase. La seconda è più subdola. Ovvero, costringendo la gente a passare dal diesel al benzina, aumentano i consumi. I conti della serva sono presto fatti: ogni 1000 km un motore a gasolio consuma circa 20 km al litro, quindi occorrono 50 litri di gasolio per fare 1000 km. Se invece si fa il confronto con un motore benzina di pari cilindrata, coi consumi maggiori del benzina, occorrono circa 70 litri per fare 1000 km. Traducendo, il passaggio dal diesel al benzina a parità di percorrenza, garantisce allo stato un incremento di entrate su 27 litri di carburante (i petrolieri ringraziano) quindi su questo maggior consumo e visto il prezzo della benzina, lo stato intasca oltre 20 euro in più di tasse. Se percorrete 10 mila km all’anno verserete allo stato 200 euro in più che moltiplicato per gli ultimi dati (ovvero dai dati di vendita si parla di qualche centinaio di migliaia di vetture) porta gli incassi dello stato oltre i 6 miliardi previsti dalle sole accise. Adesso avete capito perché la guerra al diesel conviene e a chi conviene? Non certo a chi la vettura la usa, ma a chi su questo uso deve farci tornare i conti, dovuti magari a una cattiva gestione politica e amministrativa. (rmcmotori.com)

2 commenti
  1. Nevio
    Nevio dice:

    Le tecnologie per la riduzione delle emissioni negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante e la loro applicazione ai motori diesel ha permesso livelli di NOx e particolato impensabili solo fino a qualche anno fa. Oggi si può dire che una vettura di ultima generazione che passa nelle nostre citta “pulisce l’aria” in quanto le emissioni, accetto per la CO2, sono inferiori a quelle dell’aria che ingoia. Il particolato poi, graticola del Diesel, è generato in parte molto limitata dai nuovi motori (ben diverso se parliamo di motori di vecchia generazione, come quelli che sono montati su autobus e vecchie vetture), la maggior parte è prodotto da caldaie, stufe, polvere sollevata dal vento e dalla circolazione.
    Se abbiamo veramente a cuore l’ambiente allora bisognerebbe puntare alla massima riduzione di CO2, ovunque venga prodotta, anche dove si produce l’energia elettrica con la quale si ricaricano le vetture dotate di batterie, o fuori città dove le vetture ibride accumulano l’energia che poi “spenderanno” in forma pulita nelle città.
    Se guardiamo il problema CO2 a 360° allora il diesel è una opportunità, non un diavolo da sconfiggere.
    Poi rimango convinto che la transizione, lunga e ibrida, verso l’elettrico sia la strada giusta ma solo quando le politiche di produzione di energia renderanno “pulita” anche quella che servirà a ricaricare le vetture a propulsione elettrica.
    Prima è solo spostare il problema dove non si vede!
    Il diesel invece sembra uno dei “nemici” che vengono usati per non dover essere costretti ad assumere la responsabilità di scelte “impopolari”.
    Ma nascondere il problema e cercare un nemico su cui ribaltare l’ira del popolo mi sembrano uno sport che va per la maggiore negli ultimi tempi.

  2. Mau
    Mau dice:

    Non avete capito nulla.

    Attualmente il costo industriale (di produzione) del gasolio supera il costo della benzina.
    fino a 15 anni fa era l’opposto.
    MA INGIUSTAMENTE il gasolio paga meno tasse di benzina ed energia elettrica.

    Come mai?
    La frazione di gasolio contenuta nel petrolio è in diminuzione ed il consumo è in crescita.

    Quando ce n’era tanto si incentivava l’uso del gasolio tramite una minor tassazione di questo carburante… Ma la lungimineraza dei politici non ha previsto il ribaltamento!
    Nel frattempo si vorrebbe far smettere alle navi di bruciare schifezze ed imporre anche a loro norme anti-inquinamento simili a quelle imposte ai veicoli diesel da almeno 20 anni!
    Quindi ulteriore domanda di gasolio che non c’é.

    Ora occorre riequilibrare…. Qualcuno deve rinunciare al gasolio!
    Se lasciamo fare al libero mercato abbiamo i ricconi che girano con SUV da 3T e cinesate che se ne restano in Cina
    Ma anche agricoltori che non avrebbero più convenienza a lavorare la terra.
    Quindi chi colpire?
    Il resto lo sapete.

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