(Più di) sette domande a Daniele Audetto

“La vita è quello che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti.“ —  John Lennon ( Beautiful Boy )

Bordighera anni settanta .

Daniel’s bar : un giovane alto ed elegante dietro il bancone.

Caffè, drink , discussioni motoristiche con gli avventori .

Ci sono luoghi di passaggio, fatti non per fermarsi.

Il bar è uno di questi: questa volta la regola vale non solo per gli avventori ma anche per il proprietario: Daniele Audetto.

Audetto non ha bisogno di presentazioni: è stato un navigatore famoso, Capo del Reparto Corse Lancia, Direttore sportivo della Ferrari.

Poi, poi…mille altre cose tra Mondiale rally e Formula 1 .

Ma soprattutto: è partito da un piccolo bar della Costa, epicentro di passione sportiva.

Alzi la mano chi non avrebbe voluto fare la sua carriera?

Chi più di lui ha portato nel mondo il nome della Città delle Palme?

Fosse per me lo nominereiPresidente della repubblica dei Rally e della Formula 1”

Grazie Daniele, che gran bel bar è stato il Daniel’s Bar!

 

1) La sua prima auto

Una Dauphine 3 marce molto leggera sull’avantreno con un sacco di sabbia nel portabagagli per stabilizzarla con la quale comunque mi sono capottato sul cavalcavia sulla ferrovia tra Ventimiglia e Camporosso, macchina semi distrutta e un po’ di punti sul cranio…

 

2) Il momento più entusiasmante della sua vita professionale

Direi diversi, ma per una risposta sintetica, le vittorie “in casa” a Montecarlo F1 Lauda/Ferrari, Rally Munari Fulvia e Stratos, Rohrl Fiat 131, e molti Sanremo con diversi grandi piloti come Munari, Ballestrieri, Andruet…

 

3) Fantasy dinner con piloti rally e F1 , di ieri e di oggi , chi invita ?

Ci vorrebbe una tavola imbandita troppo lunga!

 

4) Daniel’s bar. Bordighera.…cosa direbbe il Daniele di ieri vedendola oggi ?

Direbbe, quanta strada hai fatto, e ancora ne rimane da fare, forza e coraggio, fin che la salute e la passione ti sorreggono

 

5) Navigatore. Essere stato navigatore quale importanza ha avuto nella sua vita professionale ?

Importanza determinante primo per non avere paura, poi per sapere gestire rapporti con piloti campioni non sempre facili sotto pressione, e saper entrare nella complicata macchina organizzativa dei rally (quelli di una volta…quelli di adesso sono come i miei minirally…)

 

6) Salga Audetto o sali Daniele, quella volta che l’hanno invitata a salire

I due “sali” più importanti sono stati quelli di Ballestrieri all’Isola d’Elba e quello di Cesare Fiorio per navigare Munari al suo rientro dopo il drammatico incidente al Monte nel vittorioso Alpi Orientali

 

7) La sua strada del cuore? E il suo circuito del cuore ?

Le strade, le più pericolose, il Passo Teglia senza protezioni e la Chartreuse del Monte con i suoi 50 Km e tre colli ghiacciati.

I circuiti Monte-Carlo, per la vicinanza, Spa e Suzuka, perché li ci vogliono le “palle”

 

8) Quella volta che Enzo Ferrari …

Quella che feci incazzare così tanto Ferrari che quasi mi scaraventa addosso la scrivania perché insistevo troppo per prendere Ronnie Peterson…

 

9) Quella volta che Niki Lauda …

Quella volta che Niki tornò a Fiorano per dimostrare a Ferrari che poteva correre dopo 40 giorni dall’incidente del Nurburgring quando ricevette l’estrema unzione più morto che vivo.

Niki grande campione grandissimo Uomo!

 

10) C’è, o meglio c’era, un « microclima » automobilistico particolare sulla direttrice Sanremo -Montecarlo (passando per Bordighera ), quanto ha influito nella sua vita ?

Tra Sanremo Bordighera Monte-Carlo si respirava automobilismo a livello droga, non si poteva non esserne contagiati, ma droga buona, non quella schifosa di adesso

 

11) Rally o Formula 1 ? (Oggi può dirlo …:)

Rally o Formula Uno, due mondi diversi con un denominatore comune, vince il più bravo.

Più complicato nei rally di una volta che richiedevano una complessa organizzazione e strategie determinanti, molta più pressione in F1 dove il fattore tecnico è preponderante, mentre nei rally se sei in gamba puoi vincere anche con mezzi sulla carta inferiori alla concorrenza, vedi Fulvia e 131

 

PS per la N.7 : “durante le ricognizioni della

Rezzo-Pigna ci si fermava dopo lo scollinamento del Passo Teglia al bordo del tornantone a destra per fare pipì perché non si vedeva il fondo del precipizio, forse per scongiurare il pericolo, ma anche per dimostrare il nostro incosciente coraggio (adesso hanno messo i guardrail nei punti più pericolosi)

 

Nota dell’Autore: A proposito del Passo Teglia: ci passo 2 giorni prima di ricevere le risposte. L’avessi saputo prima avrei sicuramente espletato anch’io il rito scaramantico, peccato !

Ci tornerò presto, già mi scappa …

 

10 commenti
  1. Pietro Mirri
    Pietro Mirri dice:

    Grande Daniele!!!!!
    Grande e …… grazie a chi mi ha permesso di correre con la Ritmo!!!!!
    Non si può dimenticare!!!!
    Grande!!!! Un abbraccione!!!!!

  2. Beppe verri
    Beppe verri dice:

    Grande Daniele,uno dei tanti ricordi 1973 rally dei Marocco io con Gerbino andiamo a fare il Rally con un125 fiat arriviamo a Casablanca appuntamento alla Fiat che fa alcune migliorie alla macchina arriva la squadra ufficiale Lancia Daniele era il DS ci vede e dice bravi poi guarda la macchina è dice perché targata NA e io rispondo è un macchina in affitto e siamo senza assistenza risposta ma siete completamente pazzi all epoca era considerato il Rally più difficile del campionato Mondiale….Rally poi vinto dalla Lancia con Lampinen

  3. Peter zanchi
    Peter zanchi dice:

    Grande carriera Daniele bravo!!
    👏👏👏👏
    E dire che si sarebbe anche potuto ampliare con il sottoscritto se non ci fossero state persone incapaci!
    🙏🙏🙏🙏
    Invidio molto la carriera rallistica essendo un po’ il mio modo!!!

  4. Bruno Ferraris
    Bruno Ferraris dice:

    Mitiche con te le fughe dai gendarmi nelle nevi che porteranno a grandi vittorie 1972 e 1975

  5. Renato Ronco
    Renato Ronco dice:

    Ahhh, quante memorie hai risvegliate in me! Daniele è unico, te lo dico io che ci ho vissuto accanto fin dai primi giri di ruota!

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